FARMACI BIOLOGICI
COSA SONO E COME FUNZIONANO
I farmaci biologici sono medicinali che contengono uno o più principi attivi prodotti da un sistema biologico. Appartengono a questa categoria ormoni, enzimi, emoderivati, sieri e vaccini, immunoglobuline, allergeni, anticorpi monoclonali. Tra i medicinali biologici, sono definiti “biotecnologici” quei farmaci i cui principi attivi sono prodotti tramite le tecnologie del DNA ricombinante a partire da proteine presenti nel nostro organismo che vengono modificate in laboratorio.
I bersagli d’azione dei farmaci biologici sono molecole chiave per la funzione del sistema immunitario e lo sviluppo del processo flogistico; tra i principali bersagli troviamo citochine pro-infiammatorie, molecole di superficie importanti per l’attivazione e la sopravvivenza delle cellule immunitarie e molecole di co-stimolazione. Agendo solo su una singola struttura, hanno il vantaggio di aumentarne l’efficacia e ridurne gli effetti collaterali.
In base alla loro struttura, vengono distinti in:
- Anticorpi monoclonali
- Recettori per citochine o mediatori di superficie
- Piccole molecole che interagiscono con elevata specificità con mediatori intracellulari.
Ad oggi sono disponibili farmaci contro malattie autoimmuni, malattie infiammatorie croniche dell’intestino, malattie su base allergica e alcuni tipi di tumore.
REAZIONI AVVERSE
Come tutti i farmaci, anche quelli biologici non sono scevri da problemi di sicurezza (safety); le principali reazioni avverse sono reazioni peri-infusionali o a distanza (orticaria, eritema, prurito) o lo sviluppo di malattie infettive (nei casi di farmaci biologici che sopprimono il sistema immunitario). I vari studi presenti in letteratura sembrano invece escludere un aumento del rischio di patologie neoplastiche; tuttavia, agendo a livello dell’immuno-sorveglianza ed essendo spesso usati in associazione con farmaci immunosoppressori, è importante la sorveglianza clinica con monitoraggio clinico, laboratoristico e strumentale.
PRINCIPALI FARMACI BIOLOGICI IN AMBITO ALLERGOLOGICO
Attraverso l’inibizione di precisi target molecolari, è stato possibile modificare la storia naturale di alcune patologie gravi come l’asma grave e l’orticaria cronica, in soggetti non responder ai trattamenti convenzionali. I farmaci biologici sperimentati possono essere schematicamente classificati in due grandi categorie, sulla base del target terapeutico verso cui sono indirizzati:
- Farmaci diretti contro le Immunoglobuline IgE;
- Farmaci diretti contro le principali citochine della risposta allergica (IL-4, IL-5, IL-13) e i loro recettori.
IgE
Ad oggi, l’unico farmaco biologico disponibile in commercio che abbia come target terapeutico le IgE sieriche è l’anticorpo monoclonale umanizzato Omalizumab, approvato per il trattamento dell’asma allergico moderato-grave persistente e dell’orticaria cronica spontanea, con o senza angioedema, che presentino uno scarso controllo della sintomatologia cutanea nonostante la terapia convenzionale cronica con antistaminici.
IL-5
L’interleuchina IL-5 (IL-5) è una citochina che svolge un ruolo chiave nel reclutamento, sopravvivenza, proliferazione ed attivazione dei granulociti eosinofili. L’infiammazione eosinofila delle vie aeree determina il rilascio di mediatori pro-infiammatori che contribuiscono alla patogenesi dell’asma, ovvero al danno epiteliale, al rimodellamento, all’ipersecrezione mucosa e all’iperreattività delle vie aeree. Per questo motivo, l’IL-5 e il suo recettore rappresentano un bersaglio terapeutico importantissimo nell’asma eosinofilo. Ad oggi, gli unici tre farmaci biologici approvati sono:
- Mepolizumab e Reslizumab: anticorpi monoclonali anti IL-5 che si legano selettivamente all’interleuchina 5 circolante, impedendone l’interazione con il suo recettore;
- Benralizumab: anticorpo ricombinante diretto contro il recettore dell’IL-5.
Nelle attuali linee guida, i nuovi farmaci anti IL-5 sono indicati come possibile trattamento aggiuntivo in tutti quei pazienti con asma grave eosinofilico.
IL-4/13
Dupilumab è un anticorpo monoclonale completamente umanizzato diretto contro la subunità alfa del recettore per IL-4 (anti-IL-4Ralfa), capace di bloccare, con il suo meccanismo d’azione, sia la trasduzione del segnale mediato da IL-4 sia quello mediato da IL-13. Queste due interleuchine sono fattori chiave dell’infiammazione allergica mediata dalle IgE nell’asma: l’IL-4 è infatti deputata alla regolazione della produzione di IgE, l’IL-13 invece stimola la produzione di muco da parte delle cellule bronchiali e il rimodellamento tissutale. Attualmente è stato approvato per il trattamento dei pazienti con dermatite atopica moderato-grave che necessitano terapia sistemica e dei pazienti affetti da asma grave eosinofilico; è invece in corso l’approvazione per l’utilizzo in pazientii con rinosinusite cronica grave con poliposi nasale.