Consigli utili per il paziente allergico all’acaro della polvere

Nella polvere di casa vi sono numerose componenti quali: funghi, residui alimentari, granuli di pollini, forfore di animali, insetti (ad es.: scarafaggi), acari. Sono proprio gli acari, presenti in tutte le case, i maggior responsabili dei sintomi allergici (rinite, congiuntivite, tosse, asma, dermatite, prurito) nei soggetti sensibilizzati a tali allergeni.

Sono animaletti microscopici, ARTROPODI della classe degli ARACNIDI, invisibili ad occhio nudo (misurano circa 1/3 di millimetro), comparsi sulla terra da circa 300 milioni di anni. Ne sono state individuate addirittura 50.000 specie, tuttavia quelle più allergizzanti (detti ACARI MAGGIORI) che popolano le nostre case sono:

  • Dermatophagoides pteronissynus (Dp)
  • Dermatophagoides farinae (Df)

Accanto a questi vi sono gli ACARI MINORI o delle derrate alimentari così chiamati perché rappresentano dall’1 al 15% della popolazione acaridica della polvere di casa, prediligono ambienti particolari (silos, magazzini alimentari, granai, fienili) e sono allergeni meno potenti.

Acari minori e loro habitat:

Acaro siro: croste di formaggio, farine e cereali 

Lepidoglyphus destructor: salumi, fieno e cereali 

Tyrophagus putrescentiae: prosciutti, formaggi, grano, farina, e coltivazioni di funghi 

Glycyphagus domesticus: dolciumi, formaggi, grano e farine 

Gohiera fusca: vari cereali e sedie impagliate 
 

Gli acari hanno una vita media di 2-4 mesi (80 giorni i maschi e 160 giorni le femmine). Durante questo periodo di vita hanno 1 o 2 accoppiamenti dopo i quali la femmina depone complessivamente 20-50 uova; nelle nostre abitazioni si possono così trovare da 100 a 1000 e più acari per grammo di polvere.

Lo sviluppo degli acari e la loro sopravvivenza sono favoriti da condizioni ambientali caldo-umide e dalla presenza di nutrimento:

  • Temperatura attorno ai 20°C 
     
  • Umidità relativa tra 60 e 80% 
     
  • Fonti di alimentazione: forfore derivanti dalla cute dell’uomo e degli animali domestici, muffe e residui alimentari 
     

Queste condizioni di vita ci spiegano perché in genere il maggior sviluppo di acari si ritrova in località situate a meno di 1000-1500 metri di altitudine, ai cambiamenti di stagione (maggior umidità) ed in particolare in autunno.

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