MASTOCITOSI

La Mastocitosi è una malattia rara caratterizzata dalla proliferazione clonale e dall’accumulo di mastociti in differenti sedi anatomiche, tra cui il midollo osseo, la cute, i linfonodi, il fegato, la milza e il tratto gastrointestinale.

La prevalenza della Mastocitosi è di 1 caso ogni 60.000 abitanti; può interessare entrambi i sessi e può esordire a qualunque età.

La Mastocitosi viene primariamente suddivisa in Mastocitosi Cutanea, patologia benigna nella quale l’accumulo è limitato alla cute, e Mastocitosi Sistemica, in cui la proliferazione si riscontra anche nei vari organi.

PATOGENESI

La proliferazione mastocitaria è causata nella maggior parte dei casi da una mutazione somatica del gene c-Kit, che codifica per il recettore del fattore di crescita e attivazione dei mastociti umani. La mutazione più frequente consiste nella sostituzione di un singolo amminoacido (Asp→ Val) in posizione 816 (D816V) determinando una attivazione spontanea e incontrollata dell’attività del recettore e una conseguente proliferazione dei mastociti.

CLASSIFICAZIONE

L’attuale sistema classificativo, adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), distingue le diverse forme di mastocitosi:

  • MASTOCITOSI CUTANEA: la principale manifestazione è rappresentata dalla comparsa di caratteristiche lesioni cutanee maculo-papulari (Urticaria pigmentosa). Patognomonico è il Segno di Darier, che consiste nella comparsa di edema ed eritema in seguito allo sfregamento delle lesioni cutanee.

In base alla classificazione WHO esistono 3 forme di mastocitosi cutanea:

Maculopapulare: variante più comune (75%), tipica sia degli adulti che dei bambini; in questi ultimi, si riconoscono due varianti: quella monomorfica, che tende a persistere in età adulta, e quella polimorfica, che regredisce in genere con la pubertà;

Mastocitoma: lesione singola e ben definita, di tipo nodulare, quasi esclusivamente presente nei bambini;

Mastocitosi Cutanea Diffusa: rara forma caratterizzata da ispessimento diffuso della cute e marcato dermografismo.

  • MASTOCITOSI SISTEMICA: oltre che per l’eventuale interessamento cutaneo, si caratterizza soprattutto per  la proliferazione che si riscontra anche nei vari organi. Viene a sua volta suddivisa in:
  • Mastocitosi Sistemica Indolente: forma più comune di mastocitosi sistemica, caratterizzata da una buona prognosi a lungo termine e da una normale aspettativa di vita
  • Mastocitosi Sistemica con patologia ematologica: nella maggior parte dei casi le malattie ematologiche associate sono disordini della linea mieloide
  • Mastocitosi Sistemica Aggressiva: rara condizione patologica in cui una estesa infiltrazione tissutale comporta delle importanti disfunzione d’organo
  • Leucemia mastocitaria

MANIFESTAZIONI CLINICHE

La sintomatologia è spesso dominata a manifestazioni cliniche secondario al rilascio di mediatori chimici da parte di mastociti e/o da sintomi correlati alla proliferazione mastocitari.

SINTOMI DA MEDIATORE: possono interessare praticamente ogni organo e apparato:

  • Cute: prurito, flushing, orticaria
  • Tratto gastrointestinale: diarrea e dolori addominali, pirosi gastrica, reflusso
  • Apparato cardiovascolare:ipotensione, sincope, anafilassi
  • Apparato scheletrico: osteoporosi

SINTOMI DA PROLIFERAZIONE: dipendono dall’organo coinvolto

  • Organi linfoidi: linfoadenomegalia, splenomegalia, epatomegalia
  • Midollo osseo: anemia, piastrinopenia, leucopenia
  • Apparato gastrointestinale: sindrome diarroica, malassorbimento, ipoalbuminemia
  • Osso: osteolisi, osteoaddensanti

Un’attenzione particolare merita l’anafilassi, che rappresenta la manifestazione più severa della forma indolente. La sua frequenza è riportata tra il 22% e il 49% negli adulti, e tra il 6% e il 9% nei bambini. I triggers principali sono le punture di imenotteri, reazioni ad alimenti e reazioni a farmaci; da notare che fino al 39% dei casi l’anafilassi è idiopatica.

DIAGNOSI

La diagnosi di Mastocitosi cutanea si basa sul riscontro delle tipiche lesioni cutanee (criterio maggiore) in assenza di segni di interessamento sistemico, confermata da almeno uno dei seguenti criteri:

  • infiltrato mascellulare monomorfo in larghi aggregati (>15/ aggregato) o presenza di >20 mastociti isolati 
  • documentazione della mutazione c-Kit al codone 816

La diagnosi di Mastocitosi Sistemica prevede l’esecuzione di una Biopsia Osteomidollare e si basa sui criteri diagnostici della WHO.

TERAPIA

L’approccio terapeutico prevede il trattamento dei sintomi mediatore-correlati e l’attuazione di una serie di provvedimenti di carattere generale  finalizzati ad evitare i fattori scatenanti una degranulazione mastocitaria.

L’approccio farmacologico  prevede:

  • antagonisti del recettore H1 dell’istamina per il controllo dei sintomi da mediatore quale prurito, flushing, ..
  • antagonisti del recettore H2 dell’istamina per il controllo dell’ipersecrezione acida
  • sodio cromoglicato per ottimizzare il controllo dei sintomi gastrointestinali

Recentemente si è resa disponibile anche la somministrazione di un farmaco biologico anti IgE (Omalizumab) in grado di ridurre i sintomi mediatore-correlati e la frequenza degli episodi di anafilassi.

Nei soggetti con documentata allergia a imenotteri, al fine di ridurre al minimo lo stimolo alla degranulazione mastocitaria, è consigliata la somministrazione dell’immunoterapia specifica.

Infine, a tutti i pazienti, è indicata la prescrizione dell’adrenalina autoiniettabile.

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