Condizioni ideali per la sopravvivenza degli acari:
Nelle nostre abitazioni gli acari trovano le condizioni ideali di vita. Il riscaldamento permette il mantenimento di temperature attorno ai 20°C.
La riduzione degli scambi d’aria con l’ambiente esterno (ventilazione ridotta), conseguenza delle nuove tecniche di costruzione volte a garantire un risparmio energetico come ad esempio l’adozione di infissi ad elevata tenuta, porta ad un aumento dell’umidità nell’ambiente interno. Le attività domestiche quali cucinare, lavare (comprese docce e bagni) producono vapore acqueo. A livello del materasso il grado di umidità relativa si avvicina al 75% a causa del vapore acqueo prodotto dal nostro organismo stesso tramite la sudorazione e la respirazione (l’uomo produce in media 300 ml di acqua per notte) e la temperatura raggiunge i 22-26°C.
Il nutrimento è costituito dai residui cutanei eliminati dall’uomo e cioè da capelli, peli, derivati della normale desquamazione cutanea (in una notte si arriva a circa 200 mg). Gli animali domestici (gatto, cane…) tramite la loro forfora, i loro peli contribuiscono al nutrimento degli acari.
Il materasso è una nicchia ideale per la crescita dei Dermatofagoidi grazie al microclima e alle fonti di alimentazione che l’organismo dell’uomo stesso mantiene: nei materassi tradizionali dopo 4 mesi di utilizzo si possono ritrovare fino a 2 milioni di acari.
Arredi imbottiti, poltrone, divani, moquette, tende, tappeti e giocattoli di peluche rappresentano anche loro ambienti ideali per gli acari perché sono ricettacoli di detriti alimentari e forfore e al loro livello il grado di umidità relativa è elevato.
Leave a reply